Tour Maggiore

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  • 11/07/2021
  • Antonio Corte
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Nuovo tour nuova avventura, la partenza dal parcheggio vicino alla caserma dei carabinieri di Sesto Calende, pochi metri ed arrivo subito nel lungo lago che mi porta nella parte vecchia di Sesto.

Attraverso il Ticino ed inizio pedalando verso nord, primo paese Arona, da qui lascio la strada vicina al lago per correre su una via che accompagna a sinistra la SS33, facile salitella per arrivare alla basilica di San Carlo dove posso ammirare il colosso, una statua enorme in bronzo posizionata sopra ad una scalinata pavimentata lunga e diritta. Meina e Lesa, temperatura gradevole per una salita leggera, Villa Lesa, Calogna e Magognino.

Arona Basilica San Carlo.JPG Arona Statua San Carlo.JPG

Il lago con vista dall’alto è molto bello, la strada è senza traffico, oggi il meteo e molto favorevole ed il cielo terso aiuta per una visuale perfetta. Corro in semi elevata per ventiquattro chilometri ammirando dall’alto Baveno, Stresa e le tre isole Borromee, la Bella, la Superiore e l’isola Madre.

Stresa vista lago.JPG

Arrivo a Feriolo e giro a sinistra per Gravellona Toce dove, prima passo il fiume per l’appunto il Toce e poi arrivo al paese di Mergozzo località questa che prende il nome dal lago che costeggio tenendolo alla mia destra.

Mergozzo Vicolo.JPG Mergozzo oratorio della Visitazione di Maria ed Elisabetta.JPG

Dopo Fondotoce riprendo la pedalata in costa al Maggiore passando Suna e Pallanza arrivo a Verbania capoluogo della provincia di Verbano-Cusio-Ossola, praticamente mi trovo sulla punta della “V” del lago Maggiore. Sempre distaccato dalla statale corro passando piccoli paesini che offrono una vista lago incantevole. Rientro nella via principale poco prima di arrivare a Cannero Riviera paese di lago meraviglioso.

Cannero Riviera lungo lago 2.JPG

Pedalo la SS34 fino a Cannobio poi allungo un pochino il percorso per passare il torrente Cannobino ed il paese di Traffiume. La strada è ancora lunga manca poco per arrivare a metà percorso, subito dopo San Bartolomeo arrivo al confine svizzero, cento chilometri esatti. Mezz’ora ed arrivo a Locarno, la località svizzera la passo velocemente, un passaggio in piazza Grande e poi esco veloce dalla città, ordinata, pulita, non caotica e soprattutto con gli spazi per i ciclisti adeguati e sicuri per correre nelle strade cittadine.

Locarno Piazza Grande.JPG

Locarno e Magadino sono i punti più a nord del lago, la strada adesso sarà solo verso sud. La via costeggia il lago ma è spesso coperto dagli alberi della carreggiata e qui il traffico è maggiore rispetto alle stradine staccate dalla statale che ho percorso in mattinata. 

Vira-Gambarogno vista lago.JPG

La SS394 è tutta uguale, per piccoli tratti a volte in prossimità di qualche paesino mi stacco per vedere qualcosa di nuovo. A Maccagno giro a destra subito dopo aver oltrepassato il fiume Giona entrando così in paese e pedalo attorno al camping posizionato nel lungolago. Torno in statale passo Luino e subito dopo Germignaga paese che forma una sorta di promontorio nel lago.

Ispra Lago.JPG

Porto Valtravaglia e poi Laveno da qui lascio la statale e tengo la via del lago la SP32, Cerro, Reno, Cellina e Arolo, tutti paesi passati senza soste. A Ispra girando a destra vado a percorrere una strada chiusa che mi porta su uno spuntone nel lago, la zona Belvedere, in questa via lunga circa un chilometro si trovano le vecchie fornaci per la lavorazione della calce, ce ne sono parecchie, alcune ben tenute e ristrutturate, alcune sono praticamente distrutte mentre altre sono state convertite in favolose residenze private. Esco da Ispra e passo un piccolo tratto di sterrato ben tenuto e liscio che corre all’interno del parco del Golfo della Quassa.

Ispra Fornace della calce.JPG Ispra Fornace della calce 2.JPG

 Da Ranco e Angera si vede molto bene la costa occidentale di Meina essendo queste due località posizionate nel punto più stretto del lago Maggiore. L’arrivo alla zona di partenza è oramai vicino, qualche chilometro prima di chiudere il tour in prossimità dell’Oratorio di San Vincenzo vado a deviare girando a sinistra da via San Vincenzo su una stradina che mi porta a visitare una cosa vista nel web che ha catturato il mio interesse, il Sass di Prejo Buja, un masso dell’era quaternaria che il comune di Sesto Calende ha deliberato nominandolo monumento naturale, da non perderci la testa.

Pedalo ancora per cinque chilometri e arrivato all’auto nel parcheggio mi cambio ed inizio il percorso autostradale che mi porterà a casa. Il giro è stato bello, la costa occidentale veramente incantevole con panorami da cartolina e molta quiete pedalando quasi sempre in assenza di traffico. La parte est del lago mi è piaciuta meno, qualche paese interessante ma la strada più trafficata per me è penalizzante, meno entusiasmo.

Distanza km. 211 – Dislivello 2640 m. – Link percorso